Mascara e lenti a contatto: consigli utili per una corretta applicazione del make-up

 

Chi ha problemi di vista e indossa lenti a contatto sa bene che truccarsi non è sempre facile, in quanto non tutti i prodotti make-up presenti in commercio sono adatti per essere posizionati a pochi millimetri dalla protesi visiva in questione.

 

 

Molte ragazze evitano a priori di truccarsi con le lenti a contatto, ma in realtà basta avere alcune accortezze nella scelta dei prodotti, per scongiurare irritazioni e altre problematiche nella zona oculare.

 

Prima di capire però quali sono gli articoli di maquillage da preferire, è bene fare delle premesse circa:

• Quando mettere le lenti a contatto

• Come applicare il trucco e quali trucchi poter abbinare al mascara

• Quali alternative adottare al mascara

 

 

Lenti a contatto – Prima o dopo il trucco?

Chi indossa lenti a contatto giornaliere, mensili o a lunga durata deve sapere che qualsiasi tipologia di lente va applicata prima della stesura del make-up o di qualsiasi altro prodotto.

Le ragioni sono molteplici, prima di tutto applicando le lenti prima del trucco si riesce a manovrare meglio i pennelli, evitando che polveri e altri corpi estranei entrino nell’occhio, il secondo motivo è dato dal fatto che applicando le lenti dopo il make-up si potrebbero sporcare e causare lacrimazioni (e quindi macchie).

Non esistono quindi regole che vietano di truccarsi prima dell’applicazione delle lenti ma per i motivi finora elencati è meglio non farlo. Se possibile, l’idea perfetta è quella di farsi aiutare da una seconda persona, così da tenere gli occhi chiusi durante la fase di trucco.

 

 

Applicazione trucco in caso di lenti a contatto

Per molte donne è difficile fare a meno del make-up, ma quando si indossano le lenti a contatto gli inconvenienti in cui ci si può imbattere possono essere tanti. In linea generale quindi è opportuno evitare prodotti di marche sconosciute o apparentemente blande.

Per l’acquisto quindi meglio rivolgersi a negozi specializzati nella vendita di trucchi, chiedendo esplicitamente dei prodotti studiati appositamente per gli occhi sensibili.Altro consiglio è quello dievitare prodotti come primer, ombretti in crema ed eyeliner, in quanto molto fluidi e che con il sudore o la lacrimazione potrebbero sciogliersi fino a finire negli occhi. Inoltre, è opportuno prestare attenzione alla scadenza dei cosmetici (PAO).

In fase di applicazione trucco inoltre è bene partire dalla base, utilizzando un fondotinta non polveroso, senza andare troppo vicino agli occhi. Meglio posizionarsi sotto una luce diretta e natura, così da osservare bene dove applicare il trucco senza il pericolo di sporcare le lenti a contatto. Essere insicura e tremolante non aiuta, meglio quindi eseguire movimenti decisi e rapidi, specialmente se si tratta del mascara.

 

Mascara e lenti a contatto – Consigli utili

Senza ombra di dubbio, il mascara più adatto per chi porta le lenti a contatto è quello ipoallergenico o per pelli sensibili, formulato in modo tale da non creare reazioni avverse sulla pelle e soprattutto nella zona perioculare.

 

 

Nel caso in cui non fossero a disposizione questi mascara, tra quelli più comuni meglio optare per la tipologia allungante piuttosto che volumizzante, in quanto quest’ultima crea più grumiche potrebbero finire nell'occhio. Esperti del settore ottico inoltre consigliano di evitare il mascara waterproof, che tende a seccarsi più rapidamente, sgretolandosi.

Chi indossa lenti a contatto infatti deve prediligere mascara facilmente rimovibili, meglio se solo con acqua tiepida senza l’utilizzo di bifasici o altri prodotti struccanti come lozioni o salviette, che andrebbero applicate direttamente sull’occhio. In alternativa al mascara possono essere usate le ciglia finte, prestando però particolare attenzione all’applicazione della colla che deve essere di qualità ed usata nelle giuste quantità.

Scegliendo prodotti sicuri e muovendosi con cautela, infezioni e irritazioni verranno evitate. Per potenziare l’effetto intensivo che i mascara hanno sullo sguardo, è possibile abbinare la matita all’esterno dell’occhio, in quanto nella parte interna potrebbe causare bruciore e arrossamento oculare.

Chi non può fare a meno della matita nella rima interna può optare per matite non troppo morbide (kajal) o applicare il colore nella parte esterna delle ciglia ma vicino alla loro attaccatura, così da non allontanarsi troppo dall’iride. Anche in caso di acquisto di matite è bene rivolgersi a rivenditori esperti, così da essere indirizzati verso articoli antiallergici.

 

Cosa fare se le lenti a contatto si sporcano di trucco?

Sebbene sia stato ampiamente spiegato come evitare problematiche durante la stesa del trucco se si indossano delle lenti a contatto, è giusto anche dire come intervenire se quest’ultime si sporcano accidentalmente di make-up. A meno che le lenti non siano giornaliere infatti, è opportuno averne cura pulendole adeguatamente con i prodotti specifici.

In caso di lenti sporcate da matite, mascara o altri prodotti è indicato quindi non ricorrere all’acqua, al sapone o a fazzoletti ma solo ed esclusivamente a dei prodotti studiati appositamente per la pulizia delle lenti a contatto.

Anche questi articoli devono essere acquistati da rivenditori professionali, in modo da essere sicuri di incorrere in prodotti di qualità, efficaci e non nocivi sugli occhi.

 

 

I vantaggi delle lenti a contatto giornaliere

Come anticipato le lenti a contatto giornaliere sono le protesi visive mimetiche più adatte per chi si trucca molto, in quanto in caso di contaminazione con il trucco possono facilmente essere cestinate e sostituite.

 

Questo tipo di lenti inoltre può essere ordinato con la stessa prescrizione oculistica valida per le tue lenti mensili o quindicinali e risultano essere:

• Confortevoli, in quanto sottili e traspiranti;

• Convenienti, poiché possono essere usate solo in caso di necessità, permettendo ad una scatola di durare più a lungo;

• Igieniche, perché ogni volta che vengono indossate risultano fresche e pulite;

• Indicate in caso di occhi secchi e allergie, in quanto necessitano di ricambi costanti di lenti pulite;

• Pratiche, perché non prevedono una particolare routine di pulizia e quindi non costringono chi le utilizza a portarsi dietro soluzioni e portalenti;

• Perfette per gli sportivi, in quanto queste persone richiedono l’utilizzo delle lenti solo in particolari occasioni.

Filler contorno occhi: cos'è, quando e perchè farlo, controindicazioni, costi

 

Si parla di filler per indicare un trattamento di bellezza veloce, pratico e ad azione immediata. I suoi effetti si vedono sin da subito e i segni del piccolo intervento non restano visibili se non un temporaneo rossore pallido provocato dalle punture. Il filler contorno occhi è un'iniezione sottocutanea o leggermente in profondità che va a riempire i punti in cui si sono create le rughe, dando maggiore volume, per l’appunto, lungo tutto il contorno oculare.

 

Parliamo di un effetto che dura anche a lungo termine, ma che comunque deve essere ripetuto a distanza di tempo, soprattutto se si interviene in una parte del corpo molto mobile.

Esistono filler temporanei della durata di tre o quattro mesi al massimo che vengono effettuati con l'utulizzo di l’acido ialuronico e basta. Viceversa, quelli semi permanenti prevedono miscele di acido ialuronico e molecole sintetiche ( tra cui plexiglas e metacrilati). Questi semipermanenti si consumano in parte, mentre il resto delle sostanza si accumula nella cute. Abbiamo chiesto agli amici di www.centrimediciradiesse.it , gli esperti del settore, di svelarci tutti i segreti del filler contorno occhi, quando e perchè farlo, efficacia e soprattutto se ci sono controindicazioni... continuate la lettura e risolverete ogni vostro dubbio.

 

 

I filler temporanei in voga per il contorno occhi

Il filler temporaneo usato nel contorno occhi, come anticipato è a base di acido ialuronico. Trattasi cioè di zucchero dalle alte proprietà idratanti e stimolanti, che producono spontaneamente collagene. Ecco dunque che il trattamento estetico riesce ad incidere in modo efficace sulle rughe giovani, o su quelle che comunemente chiamiamo zampe di gallina. Il contorno degli occhi infatti appare la parte del viso più soggetta ad aridità e a poca elasticità, anche a causa delle azioni del sole e delle sostanze inquinanti.

Spesso per il filler, l’acido ialuronico viene associato ad enzimi e aminoacidi, per trasformarsi in un mix rivitalizzante, ideale già dai primi 30 anni di età. Alcuni specialisti aggiungono anche dell’acido poli lattico che stimola più rapidamente la produzione di collagene, aumentando il volume della pelle e tendendo per bene i vari strati di tessuto.

Contrariamente ai filler semipermanenti, l’effetto finale giunge solamente dopo aver effettuato più di una seduta, durante la quale, lo specialista tratta non solo la ruga, ma tutta la zona interessata con micro iniezioni.

Bisogna rivolgersi a professionisti del settore, in quanto la soluzione va preparata al momento, e va iniettata molto lentamente e con estrema precisione. In caso contrario infatti si rischia di creare tumefazioni, rigonfiamenti e per giunta granulomi.

Addirittura ultimamente per trattamenti alle labbra e alla parte bassa degli occhi, si può ricorrere al lipofilling. Più precisamente si preleva un po’ di adipe, o dai glutei o dalla coscia del paziente. Essa si purifica e centrifuga, per poi essere di nuovo iniettata nella zona di interesse. Anche in questo caso bisogna rivolgersi ad esperti, che lavorino in ambiente sterile e senza pericolo di infezioni.

 

Filler per il contorno occhi: evitare combinazioni a base di metacrilati

Il trattamento semipermanente intorno agli occhi prevede viceversa una combinazione di sostanze, a base di acido ialuronico e metacrilati (o anche plexiglas). Parliamo di un mix peculiare che non agisce sull’elasticità della pelle come il temporaneo, ma anzi viceversa riempie i solchi di rughe profonde e aumenta il volume della zona interessata.

In tal senso bisogna infatti sapere che il siero mixato proposto contiene delle sostanze abbastanza dannose, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzare. Per questo motivo, tutti i trattamenti a base di metacrilati e a base di silicone liquido (ormai bandito in Italia come antirughe) andrebbero largamente evitati. La stessa ponderatezza andrebbe utilizzata per i filler a base di coaptite, usati in particolare per dare volume agli zigomi.

 

 

No al filler in botulino

Un altro trattamento usato per le rughe è a base di botulino, che immobilizza i muscoli che si occupano della mimica facciale, andando a distendere le rughe d’espressione. Il filler in questo caso diventa ancor più un vero e proprio rischio. L’utilizzo della sostanza botulinica, approvata in Italia dal Ministero della Sanità, è indicato solo per rughe verticali che si creano lungo la fronte. Per questo motivo intorno agli occhi e al loro contorno è severamente vietato.

Per intervenire dal punto di vista plastico sulla propria estetica richiede un’analisi approfondita della situazione e dello studio medico cui ci si rivolge.

Qualunque sia la consistenza del filler, qualunque sia la sostanza utilizzata, bisogna saper scegliere i professionisti, in quanto si parla pur sempre di una iniezione, che necessita di manualità e fermezza. A maggior ragione se si tratta di un filler denso, l’operatore che compie il trattamento deve avere una mano ferma ma leggera. In ogni caso sarebbe opportuno chiedere al medico di applicare una pomata anestetica.

 

Le controindicazioni dei filler contorno occhi

Per quel che concerne le controindicazioni, è doveroso evidenziare a cosa si va incontro quando ci si sottopone ad un filler contorno occhi. Le conseguenze delle iniezioni possono essere molteplici. Ad esempio si possono formare dei piccoli segni cutanei, che non vanno via prima di qualche giorno.

In altri casi peggiori si possono formare degli edemi, od anche eritemi, ecchimosi, petecchie o piccoli ematomi sulla cute. Ovviamente sono segni che passano col tempo. Prima di effettuare il trattamento è meglio effettuare un test intradermico preliminare, per capire se siamo soggettiipersensibili.

Una volta verificato che il paziente sia in salute, si devono ulteriormente valutare degli aspetti. Si devono cioè fare delle indagini per valutare possibili allergie al filler, o se si è in presenza, di coagulopatie, di collagenopatie, di eventuali Herpes in corso o di patologie dermatologiche autoimmuni. In più è severamente vietato sottoporsi a filler se si è in dolce attesa.

 

 

Quanto costa sottoporsi ad un trattamento filler?

Veniamo ora ai costi. Se decidiamo di sottoporci a questo trattamento, che tipo di spesa dovremo affrontare?

Trattandosi di una pratica molto delicata, bisogna affidarsi ad esperienza e qualità. Per cui in questo caso il risparmio non sarebbe mai guadagno. È vero anche che il settore plastico oggi ha raggiunto prezzi stellari perché molto in voga, ma resta il fatto che in linea di massima per ogni seduta non troveremo nessuno che ci faccia pagare meno di 300€.

Il costo in genere cambia anche in base alla zona da trattare e al tipo di filler. Il mercato oscilla quindi tra i 400€ e i 600€ a seduta: per ogni seduta il numero di iniezione cambia a seconda dell’inestetismo che intende trattare.

 

Quali sono i vantaggi e quali sono gli svantaggi

Su una bilancia di pro e contro, non possiamo certo dire che il filler contorno occhi non comporti dei benefici. Chi ama la perfezione estetica, e chi ha paura di invecchiare, trova in questo trattamento una via di mezzo tra la chirurgia estetica e l’invecchiamento naturale. Il filler non solo costa meno, ma è più sicuro e fa anche meno male. Come visto, le controindicazioni sono temporanee e meno gravi della chirurgia estetica. Per quanto concerne il risultato, è abbastanza sicuro anche se non definitivo.

Per quel che concerne gli svantaggi, dobbiamo considerare l’effetto provvisorio che il filler provoca, dal momento che ogni 5 mesi bisogna tornare a ripetere il trattamento. Inoltre la buona riuscita del trattamento dipende anche dallo stile di vita che si conduce.

Pur non essendo doloroso inoltre, la zona trattata potrebbe essere particolarmente sensibile e non sopportare il fastidio durante il trattamento, in particolare per gli occhi che sono molto delicati agli agenti esterni.

 

  Microblanding: cos’è, come funziona, costi  

 

 

A chi non piacerebbe avere sopracciglia perfette senza dover ricorrere ogniqualvolta al trucco per poterle sistemare, alzi la mano! Sono molte le donne alla ricerca del cosmetico giusto, che sia un gel fissante o la matita che riproduca il colore delle sopracciglia, poco importa, tutte le vogliono impeccabili.

Ma c’è una buona notizia: da oggi esiste una tecnica capace di garantire alle proprie sopracciglia un aspetto naturale e ultra-realistico, il cosiddetto microblanding.

Ma cos’è nello specifico e come funziona? Possono ricorrere tutti alla suddetta tecnica? Scopriamolo subito con questo utile post.

 

 

Cos’è il microblanding?

Si tratta di una tecnica che ha come finalità quella di rendere perfette le sopracciglia, infoltendole e riempire i buchi che anni di uso scorretto della pinzetta hanno lasciato rendendole poco definite. In altri termini il microblanding si inspira al trucco semipermanente conferendo alle sopracciglia un tocco ultra-realistico.

Ricorrendo dunque, a tale tecnica, l’occhio viene maggiormente delineato e d’altro canto regalano un allure allo sguardo non di poco conto.

Le sopracciglia rappresentano un tratto fondamentale del viso e se sistemate correttamente possono valorizzare il volto ancora di più, rendendolo più giovanile e più espressivo.

In America il microblanding è già noto da molto tempo, mentre nel nostro Bel Paese al momento rientra tra le tecniche più all’avanguardia che rischia di mandare in pensione le tante temute e odiate “pinzette”.

 

Come funziona il microblanding?

Per prima cosa il professionista traccerà mediante l’utilizzo di una matita una forma alle sopracciglia, tenendo in considerazione i propri desideri, i tratti somatici, il colore della pelle e del viso.

Dopo aver steso una crema anestetica procederà con la suddetta tecnica. Ogni singolo pelo verrà tracciato con un’attenta precisione chirurgica, di gran lunga più efficiente del tatuaggio (più tardi infatti spiegheremo la differenza tra microblanding e tatuaggio).

Il trattamento inizierà con l’utilizzo di una penna composta da piccolissimi e sottilissimi aghi che imbevuti di un pigmento apposito, il professionista andrà a colorare la parte sottostante della pelle. Per far si che il risultato ottenuto sia quello naturale e realistico è fondamentale affidarsi solo ed esclusivamente a degli esperti di settore, altrimenti gli svantaggi che si potranno ottenere non saranno di certo piacevoli.

Ritornando dunque, all’utilizzo della penna, il professionista inserirà il pigmento direttamente nelle zone vuote delle sopracciglia effettuando una sorta di microincisione, disegnando così i peli mancanti e dare in questo modo colore, forma nonché volume alle sopracciglia.

I pigmenti che solitamente vengono utilizzati per eseguire il microblanding sono minerali in maniera tale da ridurre al minimo eventuali rischi di allergie.

Per quanto riguarda la durata, il trattamento è di 45 minuti circa, mentre i tempi di guarigione sono di 30 giorni. Ovviamente in quest’ultimo caso variano da paziente a paziente.

 

 

Qual è la differenza tra tatuaggio e microblanding?

1. Finalità del microblanding e tatuaggio

La prima differenza risiede nell’area da trattare. Si utilizza la tecnica del microblanding per infoltire e dare forma alle sopracciglia, mentre il tatuaggio viene utilizzato anche per il contorno occhi (approfondisci: tatuaggio contorno occhi) e solitamente chi ricorre a tale trattamento è perché vuole mimetizzare qualche cicatrice.

 

2. Utilizzo degli strumenti

Un’altra differenziazione risiede negli strumenti che vengono utilizzati per entrambi. Infatti anche qui le differenze di certo non mancano. Ricorrendo al microblanding è il professionista che tramite una penna composta da aghi sottili traccia pelo per pelo, mentre lo strumento che viene utilizzato per il tatuaggio estetico è simile a quello usato per i tatuaggi classici, ovvero una macchinetta che procede automaticamente nella realizzazione dello stesso.

 

3. Durata del trattamento

Un’altra differenza riguarda la durata. Impiegando la tecnica del microblanding la durata varia da individuo ad individuo in quanto molteplici sono i fattori che possono incidere come: l’età, l’esposizione al sole, l’utilizzo di alcuni farmaci. Pertanto ricorrendo alla suddetta tecnica la durata è di circa 12 mesi, mentre il tatuaggio occhio permane nella pelle per più tempo.

Questo perché con il microblanding i pigmenti vengono iniettati nello strato superficiale della pelle, mentre il tatuaggio direttamente nel derma.

 

Microblanding: come preparare la pelle prima e dopo il trattamento?

Ci sono alcune raccomandazioni che vanno prese in considerazione per far sì che il trattamento duri il più a lungo possibile:

·        Mantenere sempre la pelle ben idratata;

·        Non utilizzare farmaci come l’aspirina;

·        Sospendere ogni forma di trattamento a base di retinolo prima di ricorrere al microblanding;

·        Dopo il trattamento evitare con le mani di rimuovere eventuali crosticine;

·        Proteggere mediante l’uso della vasellina le sopracciglia quando si fa la doccia.

 

Microblanding, cosa fare dopo il trattamento

Per non rovinare il lavoro che è stato eseguito sulle proprie sopracciglia è necessario fare attenzione ad alcune piccole raccomandazioni, oltre a quelle citate in precedenza:

Come è stato anticipato, dopo il trattamento è chiaro che insorgeranno delle crosticine che non andranno toccate altrimenti il colore tenderà a sbiadire, oltre a questa accortezza è necessario non lavare le sopracciglia e non bisogna grattarle.

Con il trascorrere dei giorni si potrebbe intravedere un cambiamento del colore del pigmento, è un processo del tutto normale, quindi non occorre allarmarsi, oltre a ciò la pelle potrebbe seccarsi e successivamente desquamarsi. Anche qui vige la stessa regola illustrata poc’anzi.

In aggiunta, dopo il trattamento è vietato, esporsi al sole, fare saune o docce troppo calde, no ad attività sportive troppo intense in quanto si rischia di sudare troppo e soprattutto nei primi giorni le sopracciglia potrebbero subire qualche piccolo danno.

Per evitare lo sbiadimento del colore, è bene altresì  evitare di recarsi in piscina, molti professionisti lo sconsigliano. Generalmente il periodo per far in modo che la pelle si rigeneri nuovamente è di 30-45 giorni, per cui entro questo lasso di tempo è doveroso porre attenzione a quanto detto finora.

 

 

Quanto costa il microblanding?

E adesso parliamo di un argomento che interessano a molte: quanto costa una seduta di microblanding? Da premettere che i prezzi variano a seconda della scelta del centro, indicativamente il costo oscilla dalle 300 alle 400€ per la prima seduta, mentre il costo del ritocco è di 150€ circa.

 

Microblanding e controindicazioni

Il trattamento ha delle controindicazioni? Fa male per poter essere eseguito? La risposta è: dipende. E’ chiaro che l’intensità del dolore varia da individuo ad individuo, c’è chi riesce a sopportarlo e c’è invece chi non c’è la fa nonostante il professionista spalmi una piccola quantità di anestetico.

Per quanto riguardano le controindicazioni invece: è sconsigliato ricorrere al microblanding se si hanno problemi di eczema, psoriasi, dermatite. Anche per chi ha dei tatuaggi semipermanenti che sono ormai sbiaditi e che sono tendenti al verde o al rosso è sconsigliabile procedere con la suddetta seduta.